Design e Artigianato, Arti Applicate e Decorative

Editoriale

anno XXXV n. 3/2024 (135) Lug/Set 2024

Legge sul Made in Italy. Nel primo semestre dello scorso anno, il Consiglio dei ministri diede il suo ok al disegno di legge sul Made in Italy, un provvedimento nel quale sono previste una serie di misure e iniziative volte a incentivare il sistema imprenditoriale
di eccellenza italiana. Per Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, si tratta di una svolta per le filiere produttive del nostro Paese che, grazie a questo provvedimento, potranno contare su nuove risorse, tutele e competenze. Parallelamente, con il disegno di legge per la valorizzazione, promozione e tutela del Made in Italy, sono previsti strumenti utili agli operatori: potenziamento delle competenze, difesa dei marchi, fiere e molto altro fino all’introduzione di un Fondo Sovrano che investirà sulle imprese e sulle filiere del Made in Italy per rendere il sistema più competitivo soprattutto in ambito digitale ed ecologico. Proprio riguardo al Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, la legge quadro prevede che esso abbia una dotazione iniziale di un miliardo. L’obiettivo è stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche. Inoltre, vengono introdotte nuove misure settoriali a sostegno delle principali filiere attraverso la valorizzazione della filiera legno-arredo 100% nazionale, del tessile, della nautica, della ceramica e dei prodotti orafi. Dieci milioni di euro sono destinati al potenziamento delle iniziative di auto-imprenditorialità e imprenditorialità femminile. Tra gli argomenti cardine della legge quadro c’è anche la formazione, da sempre un tema caldo per i vari settori del Made in Italy che lamentano la mancanza di nuove figure professionali. La principale novità è l’introduzione del discusso Liceo del Made in Italy, “per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione
e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori”. Sono inoltre
previste delle misure atte a consentire il passaggio di competenze intergenerazionali, e anche per favorire il passaggio
di competenze con un Programma
di trasferimento delle competenze generazionali, per le imprese private con non più di quindici unità, da svolgere attraverso il tutoraggio di formazione di un lavoratore andato in pensione.
La legge quadro, infine, istituisce l’Esposizione nazionale permanente
del Made in Italy, dove saranno presentati i prodotti chiave della storia delle nostre eccellenze, la creazione
di un contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci con la dizione
Made in Italy per la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni e l’introduzione di modifiche del sistema del sistema sanzionatorio e del codice di procedura penale in materia
di anticontraffazione. Il 15 aprile si festeggerà la Giornata nazionale del made in Italy.
Il disegno di legge, come abbiamo
visto, prevedeva tante belle cose. Ma in concreto a che punto siamo?
Lo scorso dicembre i due rami del Parlamento hanno approvato la legge. Adesso indagheremo e riferiremo.
Ricordiamo che nel 2024 D’A è entrata nel 35° anno di pubblicazione. Dopo il bel brindisi a Firenze in occasione della MIDA (di cui riferiamo a pagina 50), per domenica 1° settembre (alle ore 11,00), durante Argillà 2024, è previsto a Faenza un “Caffè con D’A”, tradizionale incontro al MIC tra la redazione, gli autori e i lettori. Seguiteci su Facebook per altre occasioni d’incontro.
Se inviate un messaggio sui primi 35 anni, sarà ospitato nello Speciale 35°, la cui pubblicazione è prevista a fine anno.

Cordialmente

Giovanni Mirulla

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